Rimozione Laser e

Schiarimenti 

per Cover -Up

La pelle è un sottile foglio di tessuto che avvolge il corpo. Fisiologicamente essa è un organo piuttosto semplice; dal punto di vista sociale e psicologico, invece, è un organo altamente complesso. La pelle è un confine tra il mondo esterno e quello interno, tra l’ambiente e il proprio sé.

(David Le Breton)

Come funziona la rimozione laser?

La procedura della rimozione laser si avvale dell’utilizzo di Laser Q-Switched  o Pico laser a picosecondi, tecnologie che permettono di intervenire direttamente sui pigmenti del tatuaggio, scomponendo il pigmento in particelle più piccole e permettendo  ai macrofagi di eliminarle dal corpo in modo  naturale. Un tatuaggio è formato da particelle di inchiostro iniettate sotto la superficie della pelle, fermandosi nel derma,  le quali vengono inglobate da particolari cellule denominate “cellule germinative o basali”, le particelle di inchiostro  rimangono intrappolate in loco perché troppo grandi per essere “smaltite” dal corpo attraverso l’azione dei macrofagi (gli spazzini del nostro sistema immunitario che cercano di fagocitare il pigmento per eliminarlo). 

Se sei interessato ad avere maggiori informazione clicca su:

 

GALLERIA RIMOZIONE LASER
GALLERIA RIMOZIONE LASER
Domande Frequenti

Il costo di un trattamento  laser varia sicuramente in base alle dimensioni del tatuaggio da trattare e dal numero di sedute necessarie per rimuoverlo. 

Il numero delle sedute  è influenzato da diversi fattori: l’ etá del tatuaggio, cioè da quando tempo è stato realizzato, un vecchio tatuaggio, in genere, richiede un numero di sedute inferiore rispetto ad uno piú giovane; da quanto in profonditá  è stato depositato il pigmento; dallo stile del tatuaggio e dai colori utilizzati  e, non da ultimo, bisogna tener conto della particolarità del singolo cliente (tempi di cicatrizzazione, acidità della pelle, efficienza del sistema immunitario, età, etc…).

Per questo prima di poter avere un preventivo bisogna passare in studio e attraverso un colloquio preliminare, gratuito e senza impegno, si possono avere informazioni piú dettagliate sul costo  del trattamento.

 

La rimozione del tatuaggio non è particolarmente piacevole e chi vi si è sottoposto sostiene che sia più dolorosa dell’effettuazione del tattoo stesso.
Il dolore è paragonato a quello che si prova nel ricevere degli “schiocchi” di elastici.

Non tutti possono sottoporsi ad un trattamento laser, in particolare non possono farlo le persone con patologie cardiache, con problemi di coagulazione, con insufficienza epatica o renale,  con diabete, quelle che assumono farmaci cortisonici ad alte dosi o farmaci retinoidi, le persone con patologie fotosensibili e le donne in gravidanza.

La rimozione completa del tatuaggio richiede numerose sessioni di trattamento, generalmente distanziate di almeno quattro o cinque settimane.
Un trattamento ad intervalli più ravvicinati aumenta il rischio di effetti collaterali (cicatrici) e non aumenta necessariamente il tasso di assorbimento dell’inchiostro.

Ci sono una serie di fattori che determinano quante sessioni di trattamento saranno necessarie e quanto sarà efficace l’operazione: età del tatuaggio, densità dell’inchiostro, colore e posizione del tatuaggio. 

Si passa da un minimo di tre/quattro sedute per uno schiarimento, che preveda un nuovo tatuaggio di copertura, ad un numero che puó anche superare le  dodici sedute per una rimozione completa.
Ad ogni sessione, parte delle particelle di pigmento del tatuaggio vengono frammentate e il corpo rimuove i frammenti più piccoli nel corso delle settimane successive.
Questo significa che dopo la sessione il tatuaggio comincia a svanire un pò per volta, con il passare dei giorni, seguendo tempi fisiologici che sono soggettivi e dipendono dal tipo di pelle, dalla circolazione e dalla reattività del sistema immunitario, nonchè, come abbiamo detto, dalle caratteristiche del tatuaggio stesso.

Se tutte le norme post-intervento del caso vengono seguite correttamente non dovrebbero presentarsi cicatrici e quando questo succede è generalmente a causa dell’ incuranza del “cliente”.
Raramente si assiste a casi di tatuaggi che peggiorano a causa della pessima qualità dei pigmenti utilizzati, ció può portare anche ad un paradossale oscuramento del tattoo dopo il trattamento.
Tra gli effetti collaterali della rimozione del tatuaggio con il laser ci sono: i  fenomeni di ipopigmentazione, macchie bianche, più comuni in chi ha la pelle più scura, e quelli di iperpigmentazione, macchie scure.

Di rado capita che dopo la rimozione di tatuaggi rimane sulla pelle quello che viene definito il “fantasma del tatuaggio”, una zona piú chiara  (ipopigmentazione) dovuta all’atrofizzazione delle cellule melaniniche, cioè quelle cellule preposte alla produzione di melenina che a causa della loro copertura da parte del pigmento non hanno piú potuto operare poichè non piú stimolate dall’ attivitá  solare.  In  questo caso quando ci si espone al sole si puó mettere in risalto questo effetto “fantasma” che tende scomparire gradualmente grazie alla ripresa dell’attività cellulare, solo in rari casi l’attività cellulare puó anche non riprendere .

Appena dopo il trattamento la zona trattata va umettata con della pomata antibiotica non cortisonica e questa operazione va ripetuta per i successivi due/tre giorni  ogni 12 ore, dopo aver prima  lavato la zona trattata con sapone antibatterico, successivamente non va applicato piú nulla fino a completa guarigione.

Si formeranno delle croste che non dovranno assolutamente essere rimosse per evitare cicatrici, cicatrici che potrebbero macchiare la cute a vita. Nel periodo di guarigione non bisogna esporsi al sole o solarium.

Hai qualche domanda? Vuoi mandare una foto per info?

Lascia qui il tuo messaggio

Hai qualche altra domanda? Vuoi mandare delle foto per un progetto? Lascia qui il tuo messaggio.